Cherry eyes - BASSETHOUND DI LAGO OMBROSO ALLEVAMENTO

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Cherry eyes

Conoscere il cane
 

GHIANDOLA DI HARDER O CERRY EYE

A differenza dell'occhio umano nell' occhio del cane è presente la cosidetta terzapalpebra o menbrana nittante, essa è una plica della congiuntiva sostenuta da una piccola cartilagine.
Nella parte interna di questa cartilagine si trova la ghiandola di Harder che secene un secreto simile al liquido lacrimale che viene versato nella superficie libera del globo oculare.
Il polasso di questa ghiandola è il disordine  piu' frequnte riscontrata a carico della terza palpebra del cane
La patologia consiste nella fuoriuscita della ghiandola  fisiologicamente localizzataa livello della base della cartilagine, oltre il margine libero della membrana nittante.
Questa affezione è frequente nei cani giovani di età inferiore ai 2 anni: razze soggette BASSETHOUND, COCKER SPANIEL, CAVALIER KING CHARLES SPANIEL, BULDOG INGLESE, BULDOG FRANCESE, MASTINO NAPOLETANO, BOXER, SHAR PEI,BEAGLE, PECHINESE, LHASA APSO, BOSTON TERRIER E LO SHIH TZU.
Il prolasso della ghandola è di solito monolaterale, ma spesso anche l'altro occhio viene interessato nel giro di pochi mesi.
L'occhio colpito presenta una massa  rossastra rotondeggiante a livello del canto nasale e per questo la patologia è chiamata volgarmente CHERRY EYE ( occhio a ciliegia). Nonostante sia una patologia assai frequente  l'esatto meccanismo patogenico  non è stato ancora dimostrato.Si sosteneva, in passato,che la causa primaria fosse  uno stato infiammatorio e che il conseguante edema e l'ipertrofia del tessuto ghiandolare provocassere la protusione verso il margine libero. Nei trattati di oftalmologia veterinaria degli anni 70  la patologia viene infatti definita come ipertrofia o iperplasia della ghiandola della terza palpebra. Negli anni successivi si è fatta avanti l'ipotesi di un difetto congenit, probabilmente ereditario, risultante in una lassità del tessuto connettivale che unisce la ghiandola alla periorbita.
i sintomi clinici, oltre alla presenza della tipica ciliegia nell'angolo nasale dell'occhio, ad una congiuntivite ed espressione di un moderato fastidio oculare.
Tali casi non devono essere sottovalutati dato che ci sono stati casi clinici di erosioni corneali provocate dall'irritazione locale  conseguante al prolasso della ghiandola.
La terapia medica si basa sulla somministrazione di antibiotici ed antinfiammatori può essere utile soltanto in casi di lieve prolasso della ghiandola. Loscopo è di ottenere una riduzione dell'edema sia congiuntivale che del tessuto ghiandolare, tale da consentire il riposizionamento manuale.
Nella maggior parte dei casi si deve ricorrere all'intervento chirurgico, si deve preferire il riposizionamento della stessa in quanto  con l'asportazione c'è il rischio che il cane possa andare incontro alla cheratocongiuntivite secca, ossia l'infiammazione della cornea e della congiuntiva dovuta a scarza quantità di film lacrimale, questo perchè la ghiandola di harder secerne circa il 30% del liquido lacrimale. Si ricorre all'asportazione quando la ghiandola è particolarmente traumatizzata o in preda ad un processo neoplastico. Nel periodo post operatorio viene somministrato un antibiotico ad ampio spettro  per circa una settimana, la ferita guarisce spontaneamente .
Se l'intervento di riposizionamento o asportazione viene effettuato in maniera corretta si otterranno ottimi risultati .






 
 
 
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